Cesare Cassina
Cesare Cassina nasce a Meda il 10 febbraio 1909. A 18 anni, dopo un lungo apprendistato a Milano che gli consente di ottenere il riconoscimento di tappezziere finito, inizia a lavorare con il fratello Umberto di 9 anni più grande, dal carattere forte e da naturali doti di imprenditorialità, verso il quale Cesare proverà sempre stima e profonda ammirazione. Nell’immediato dopoguerra i Cassina arredano le più belle navi passeggeri dei cantieri pubblici e privati di Genova, a partire dall’Andrea Doria sino alla flotta dei Costa, ma è dall’incontro con Giò Ponti che si struttura il modello che verrà poi seguito da tutte le aziende di design: l’azienda, senza trascurare la propria natura artigianale, mette a disposizione del designer le proprie competenze tecniche e dà il via alla produzione di serie. Il Maestro trovò in Cassina il laboratorio dove sperimentare le sue idee e dar vita a progetti iconici come le sedie 646 e la Superleggera.
L’era dell’Industrial Design era avviata e Cesare Cassina lavorò con tutti i progettisti dell’epoca: Franco Albini, Ico Parisi, Carlo De Carli, Gianfranco Frattini, Angelo Mangiarotti, Afra e Tobia Scarpa, Mario Bellini, Vico Magistretti, i fratelli Castiglioni, gli Archizoom, Alessandro Mendini, Gaetano Pesce, Toshiyuki Kita. L’intelligenza aperta alla ricerca e all’innovazione intuì che le idee e le avanguardie, anche quelle più provocatorie, sarebbero diventate i classici di domani. Le prospettive future erano percepite con pari importanza del passato: così Cesare Cassina avviò nel 1965 un lavoro filologico di riscoperta del Movimento Moderno, mettendo in produzione all’nterno della Collezione I Maestri le opere di Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, Frank Lloyd Wright, Gerrit Thomas Rietveld, Charrles Rennie Mackintosh, Gunnar Asplund. Nel 1962 Cesare Cassina con Dino Gavina decisero di entrare nel settore dell’lluminazione: contattarono Sergio Gandini e nacque Flos. Nel 1966, per dar vita ad una produzione di arredo ancora più vasta, costituì insieme con Piero Busnelli, un,altra ditta del fertile distretto della Brianza: nacque C&B (oggi B&B Italia).

Ron Gilad
Ron Gilad (Tel-Aviv, 1972) dopo undici anni trascorsi a New York, dal 2012  vive e lavora a Tel Aviv. Gli oggetti ibridi di Ron Gilad uniscono all’ ingegno del materiale il gioco estetico, una deliziosa linea tra l’astratto e il funzionale. Le sue opere dialogano sul rapporto tra l’oggetto e la sua funzione, mettendo in discussione le nostre percezioni. Variando da una tantum a edizioni limitate ed a pezzi di produzione, le opere non hanno “scadenza” e risiedono in collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. Gilad pone domande incessanti in forma tridimensionale e costruisce le risposte creando un’arena di dubbio fertile. Metaforicamente, Gilad è un linguista, che crea la propria lingua. Studia le origini delle “parole” e sviluppa nuovi “sinonimi”.

Baldessari e Baldessari
Baldessari e Baldessari, architetti e designers
Studio di architettura e design fondato da Giulio, Paolo e Michela Baldessari è un sodalizio professionale attivo nel campo dell’architettura, industrial e visual design, e architettura d’interni.
Opera con più gruppi di lavoro al proprio interno e con un fitto network di consulenti esterni. Cura allestimenti di mostre in Italia e all’estero. Sviluppa attività di ricerca e partecipa a concorsi ed esposizioni.
Ha in corso progettazioni pubbliche e private nel settore residenziale, direzionale ed industriale, restauri di palazzi storici e d’epoca e progetti d’architettura d’interni, oltre alla collaborazione con aziende nel settore del design come Riva 1920, Pallucco, Adele c, cc-tapis, De Castelli, Atipico, Twils, Starpool, Luce di Carrara, Egizia, Lagoon.
Ha ricevuto premi e menzioni di merito nel 1984 al concorso “”Una sedia italiana per gli Usa””, nel 1991 al “”Premio Alcan per l’uso dell’alluminio nell’ ambiente costruito”” ed al concorso internazionale Trau per la progettazione di una Workstation.
Nel 2007 1° classificato al Concorso di nuove sperimentazioni di arredo per esterno” Sun Rimini 2007.
Premio Pida 2013 – sezione concept alberghieri e Premio Pida 2014 “Pida Friends”.
Nel 2015 vince il primo premio “One more pack” – creative packaging design – e il premio “L’Italia che comunica con il packaging”.

Miltos Manetas
È un pittore ed artista multimediale. Nato ad Atene nel 1964, vive tra Los Angeles e Londra. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, dove ha iniziato la sua carriera negli anni ottanta con una personale presso la Gallera Fac-Simile. La sua opera è stata esposta dalle più importanti gallerie, fondazioni e musei del mondo (Gagosian Gallery, Yvon Lambert Gallery, Fondation Cartier, P.S.1. MoMA, Biennale di Venezia), e presente in collezioni pubbliche e private.

Agata Monti
Agata Monti (Livorno, 1973) vive e lavora a Castiglioncello, Toscana. La sua ricerca tra arte e artigianato ha origine nella professione di maestro d’ascia. Il continuo rapporto con le problematiche che il mare sottopone ai progettisti di barche ha per lei aperto la strada ad una ricerca che si basa sull’essenzialità, il recupero e la poesia.
Il suo lavoro è trasversale tra arte e design di oggetti d’uso.
Gli oggetti di Agata Monti parlano dell’equilibrio e del bilico nel bordo tra le cose, un limite a volte superabile, comunque impercettibile, inventato, impenetrabile.
Le sue creazioni parlano della possibilità di scelta e, nello stesso momento, dello spaesamento.

Mario Airò
Mario Airò, (Pavia, 1961) vive e lavora a Milano. Ha al proprio attivo numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero. L’opera di Airò nasce da quello che l’artista definisce un “vagabondare”, inteso come l’esperienza di qualcuno che si muove e parla attraverso le cose che incontra, evitando qualsiasi tipo di chiusura intellettuale e
formale. Le sue opere nascono da una vasta gamma di riferimenti culturali che comprendono letteratura, cinema, storia dell’arte, e gli elementi della vita quotidiana, che si compongono in una rete di nuovi rapporti volutamente ambigui che invitano lo spettatore a guardare il mondo reale da una nuova prospettiva. La poetica di Airò, che mette in risalto la fecondazione incrociata formale e culturale, spesso include la musica come un elemento importante del lavoro.

Marco Ferreri
Marco Ferreri è nato il 26 febbraio 1958 a Imperia e si è laureato in architettura nel 1981 al Politecnico di Milano, città dove vive e lavora. E ‘un creativo, in grado di competere con immutato entusiasmo tra design, architettura, arredamento, grafica, arte, performance, l’insegnamento. Il mantenimento di una forte coerenza con la sua poetica, ludica e strutturato. In bilico tra passato e presente, Marco Ferreri si posiziona come una cerniera a metà tra i grandi maestri del passato e le nuove generazioni che sono appassionati di tecnologia. I suoi esperimenti sono esposti alla Permanente Design Collection del Museum of Modern Art di New York e il Museo di Israele a Gerusalemme, nella collezione del Fondo Nazionale per l’Arte Contemporanea di Parigi e in collezioni private.

Patrizia Bertolini
Patrizia Bertolini ha studiato Arte e si è diplomata in Design all’ISIA di Roma. Progetta mobili e complementi d’arredo collaborando con aziende del settore, si occupa di interior ed exhibit design. Ha esposto in diverse gallerie d’arte e design, ha partecipato a numerose manifestazioni culturali e fieristiche nazionali e internazionali. Ha vinto alcuni premi a concorsi nazionali e internazionali (t.a. 1° Young & Design 1997/1998, 1° Premio Morelato 2012), annovera numerosi riconscimenti tra i quali la selezione al XIX ed al XXIV Premio Compasso d’Oro. Tra il 1989 e il 2001 ha collaborato con Christof Burtscher (Burtscher&Bertolini) concentrando studio e ricerca sulla tecnologia del legno applicata al design. Svolge attività didattica nell’ambito del design.

ARC_LAB
Il luogo dove le intuizioni e le idee prendono forma, dimensione e funzionalità attraverso il vissuto e la sperimentazione di Adele Cassina.

Alessandro Zambelli
Alessandro Zambelli (Mantova, 1974) dopo alcuni anni trascorsi a Milano, sceglie la campagna mantovana come luogo di professione e di vita: un territorio ricco di storia, di rimandi e suggestioni attraverso cui il suo lavoro si alimenta continuamente. La progettualità di Alessandro Zambelli sa parlare un linguaggio nuovo – immaginifico e reale al tempo stesso – mantenendo e riscoprendo il ricordo d’una memoria sedimentata: ne nascono “oggetti sensibili”, avvolti da una sottile ironia e capaci di racchiudere in sé una poetica forte, che rimanda a gesti molto semplici e a sensazioni a noi familiari; oggetti in grado di stabilire un dialogo con chi li sceglie, dando vita a narrazioni di volta in volta differenti, a tratti sorprendenti e inattese. I progetti di Alessandro Zambelli sono produzioni industriali o sperimentazioni manuali: due tipologie differenti di approccio che confluiscono nella stessa filosofia progettuale, dove spesso una s’interseca all’altra e viceversa; numerosi i riconoscimenti che hanno ottenuto, tra cui l’European Consumer Choice 2011, NYIGF Award 2012, il Premio per l’Innovazione ADI 2014, l’Interior Innovation Award 2015 e il Premio dei Premi 2015, istituito dalla Presidenza della Repubblica Italiana. Con in suoi lavori, il designer ha esposto in Europa, Stati Uniti, Cina, Corea e Giappone.

Selene Tunesi
Selene Tunesi, nasce a Milano nel febbraio del 1983. Fortemente legato al Made in Italy il suo è un sensibile metodo di ricerca creativa per il progetto, opera con occhio estetico e funzionale, perseguendo un’attitudine vitale di continuo movimento come fonte di ispirazione e progettazione. Conseguita la Laurea Specialistica quinquennale in Product Design al Politecnico di Milano stimolanti collaborazioni lavorative avvengono con ADELE-C, FLOS e HI-FUN su prodotti di arredamento, accessori tecnologici e fashion. Grande esperienza lavorativa olandese nello studio di MARCEL WANDERS dove sensibilizza la sua personale passione per una progettazione poetica e magica scoprendo la forza e gratificazione professionale del lavoro in un team progettuale dinamico ed internazionale seguendo progetti per Alessi, Baccarat, B&B e KLM. Nello studio di MARCELLO ZILIANI collabora al fine di dare vita a prodotti equilibrati e funzionali coinvolta su progetti per Casprini, Fontana Arte, Opinion Ciatti, Fantini, Domitalia. Selezionata nel 2013 al SALONE SATELLITE con un proprio stand, nel 2014 all’evento Natura Donna Impresa e nel 2015 fra i vincitori del concorso Maker Design Awards all’interno dell’esposizione milanese HOMI, propone un Concept comune che vede come filo conduttore una doppia vita e funzione da scoprire in ogni prodotto, un alter ego che dà luce a nuove interazioni con l’oggetto e le sue molteplici funzionalità. Segue inoltre come libera professionista l’autoproduzione di alcuni dei suoi progetti più ambiziosi.

Marco Brunori
Marco Brunori appena laureatosi in architettura frequenta a Bologna lo studio Gavina dove riceve lezioni sulla misura e l’equilibrio. Lì capisce che “l’architettura è niente che dia fastidio” e che “il classico è lo stato costante della mente artistica”. Attratto dai misteri delle superfici riflettenti, disegna alcuni pezzi per Dino Gavina prodotti dalle aziende Simon e Ultramobile. Lavora nel campo dell’urbanistica, dell’architettura, dell’allestimento e del design e la sua ricerca tra progettazione e didattica è stata pubblicata su diverse riviste di architettura. La specularità è una sua costante, la superficie riflettente il campo su cui preferisce giocare. Svolge attività didattica, ha tenuto lezioni presso la facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza.”
Nel 2018 disegna per Adele Cassina un’audace collezione di specchi.

Tobia Scarpa
Tobia Scarpa opera nel campo dell’architettura, del design e restauro. Nel 1969 si è laureato in architettura dell’Università di Venezia e nello stesso anno ha vinto il premio ‘Compasso d’Oro’. Per il suo lavoro di designer, ha ricevuto molti altri premi. Alcuni degli oggetti da lui disegnati sono esposti nei più importanti musei di tutto il mondo. Nel campo dell’architettura collabora con clienti pubblici e privati, quali il Gruppo Benetton per il quale ha progettato l’intero complesso industriale. Dal 2002 Scarpa ha insegnato nel Dipartimento di Design dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Nel mese di ottobre 2004, l’Istituto Italiano di Cultura ha ospitato una mostra personale del suo lavoro nei campi dell’architettura e del design a Chicago, Los Angeles e Washington. Nel 2008 ha celebrato la sua carriera con un premio “Compasso d’oro”.

Piero De Martini
Piero De Martini nasce a Milano, città dove attualmente risiede e lavora, nel 1939. Architetto e designer, è inoltre musicologo e pianista per passione. Dopo la laurea in architettura nel 1964 al Politecnico di Milano, assieme alla libera professione nel campo dell’edilizia residenziale e del restauro conservativo, inizia a collaborare con alcune delle principali aziende italiane di design. Per Cassina, con cui collabora per quindici anni, presenta, tra i vari progetti, anche l’innovativo sistema componibile La Barca: una struttura di elementi in frassino naturale che, a seconda della composizione, permette di creare divani, tavoli e letti. La sua passione per la musicologia, sviluppata parallelamente alla professione di architetto, si concretizza in tre libri, l’ultimo dei quali, Le Case della Musica, è stato pubblicato nel 2018 per il Saggiatore. Dedicato al viaggio spirituale dell’autore nelle dimore che hanno visto nascere e crescere i più importanti compositori, il volume diventa l’occasione per De Martini di utilizzare la propria sensibilità architettonica al fine di proporre un’originale lettura intimista delle vite dei grandi musicisti.

Simone Crestani
Artigiano ancora prima di essere artista, Simone Crestani impara da giovanissimo ad amare il vetro e a conoscerne il delicato linguaggio di forza e fragilità, pazienza e incandescenza grazie all’esperienza maturata come allievo e collaboratore presso la soffieria di Massimo Lunardon: inizia qui il suo approccio alla materia attraverso la tecnica della soffiatura a lume e la sua profonda dedizione al mestiere di vetraio.
Introspettivo e autodidatta, nel corso del tempo raccoglie insieme le esperienze maturate e gli insegnamenti ricevuti e, dopo 10 anni di apprendistato, decide di aprire la propria bottega per coltivare in modo personale il proprio percorso di innovazione e ricerca espressiva. Dal 2010, Atelier Crestani è il luogo in cui Simone alimenta ogni giorno il proprio universo creativo attraverso visioni poetiche che celebrano tutta l’energia e la forza vitale della natura – raffinati bonsai e alberi stupefacenti, maestosi cervi e pesci cristallini, galline acefale e polpi tentacolari – un mondo misterioso e affascinante in cui domina la meraviglia e in cui si è catturati dalla poetica creativa e dal talento espressivo dell’artista.
Maestro di soffiatura del vetro, artista e designer, Simone Crestani reinterpreta in chiave contemporanea una tradizione artigianale e un mestiere che nel Veneto trova fin dai tempi antichi uno dei centri di produzione più rinomata: l’artista lavora il vetro borosilicato a lume in modo innovativo, attraverso una tecnica inedita – definita da Simone stesso hollow sculpting – che gli consente di creare opere di grandi dimensioni, curandone allo stesso tempo anche i dettagli più minuziosi. Sfidando la materia nei suoi limiti ed entrando in sintonia con essa, l’artista persegue così la propria personalissima ricerca espressiva sulla bellezza e sulla poetica della forma, in un’ode infinita all’incanto della natura, alla sua fragilità e meraviglia.